FOOD ON THE GO Come costruire una identità di marca per il packaging

Il 31 maggio 2017 Fabio Bignardi, direttore creativo di DOC Design, ha tenuto una lezione all’Università degli Studi di Ferrara | Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto Industriale. Food on the go, il cibo nomade. Una lezione su come costruire una identità di marca per il packaging per differenti sistemi di commercializzazione di packaging per cibo già pronto da consumare in strada, in auto, in ufficio.

La lezione si può ascoltare integralmente.

 

DOC Design sostiene la cultura del Design in tutte le sue forme. Crede fermamente che il Design sia la differenza tra un prodotto o servizio e un prodotto o servizio di successo. Il continuo confronto con il mercato in oltre 30 anni di attività è un valore che DOC Design cerca di trasferire alle generazioni più giovani. Per questo motivo DOC Design ha scelto di partecipare alla lezione conclusiva del Corso di Laurea in Design del prodotto Industriale del Dipartimento di Architettura della Università degli Studi di Ferrara perchè crede nei valori dell’insegnamento del mestiere designer. Un corso importante e strutturato condotto dalla prof.ssa Maddalena Coccagna e il prof. Jacopo Piccione.

Università degli Studi di Ferrara | Dipartimento di Architettura Corso di Laurea in Design del prodotto Industriale

A.A. 2016/2017 Modulo DESIGN DI PRODOTTO (84 h)

prof. Jacopo Piccione jacopo.piccione@unife.it Modulo MATERIALI E PRODUZIONE (48 h)

prof.ssa Maddalena Coccagna maddalena.coccagna@unife.it

Docenti di supporto prof. Giovanni Anceschi gancesch@iuav.it prof.ssa Kathryn Lange kathryn.lange@unife.it Tema del laboratorio: Basic Nomadic Food Design La storia di tutte le maggiori civiltà galattiche tende ad attraversare tre fasi distinte e ben riconoscibili, ovvero le fasi della Sopravvivenza, della Riflessione e della Decadenza, altrimenti dette fasi del Come, del Perché e del Dove.

La prima fase, per esempio, è caratterizzata dalla domanda “Come facciamo a procurarci da mangiare?”,

la seconda dalla domanda “Perché mangiamo?”,

e la terza dalla domanda “In quale ristorante pranziamo oggi?”.

Douglas Adams, Ristorante al termine dell’universo, 1980 LABORATORIO DI BASIC DESIGN A | A.A. 2016/2017 2 OBIETTIVI FORMATIVI Il Laboratorio di Basic Design A si propone di fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per la progettazione. Storicamente, i primi esempi di corsi che attualmente chiamiamo di basic design, risalgono al “vorkurs” del Bauhaus (1919‐1935) e al “grundkurs” della Hochschule für Gestaltung (HfG) di Ulm (1954‐1960). In particolare l’esperienza di Ulm, ebbe come fondamento la psicologia della Gestalt e la geometria euclidea, utilizzata sia come strumento operativo, sia come linguaggio estetico. Ancorché tale metodo possa essere considerato datato (in parte necessariamente lo è), sarà, con gli opportuni adattamenti agli anni che stiamo vivendo, punto di riferimento per la formazione alla cultura del progetto di design. Il Laboratorio di Basic Design è composto da una disciplina principale (Design di Prodotto) e da un Modulo di approfondimento (Materiali e Produzione).

Entrambi gli insegnamenti, in sinergia, si propongono di fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per configurazione della forma finalizzata alla produzione di oggetti d’uso. Attraverso un approccio scientifico, fatto di lezioni e immediate verifiche sperimentali in aula, gli studenti verranno indirizzati alla progettazione consapevole di prodotti. Al termine del Laboratorio gli studenti dovranno aver acquisito la capacità di descrivere delle specifiche progettuali e di configurare una forma di conseguenza. Rappresentando coerentemente l’oggetto pensato, partendo da un concept iniziale fino alla sua forma definitiva. Oltre le capacità grafiche e di rappresentazione del progetto nelle scale e con le metodiche idonee, gli studenti dovranno anche aver approfondito la conoscenza delle prestazioni fondamentali dei materiali, in particolare avendo imparato ad analizzare la relazione fra requisiti scelti per il proprio prodotto e le sue necessarie prestazioni; avendo appreso i metodi per rintracciare le fonti utili ad approfondire materiali esistenti ed innovativi.

Entrambi i Laboratorio di Basic Design, A e B, hanno i medesimi obbiettivi didattici, seppure svolti con metodiche a discrezione del docente di ogni corso. In ogni caso le Esercitazioni di supporto, svolte sotto forma di Workshop, saranno realizzati in modo comune e collettivo, in particolare:  Workshop prof. Anceschi: 27, 28 e 29 marzo (mattina e pomeriggio)  Workshop prof.ssa Lange: 3, 5, 10 e 12 maggio (mattina e pomeriggio) I workshop approfondiranno le basi concettuali del Design e contribuiranno ad approfondire il tema dell’esame finale.

LABORATORIO DI BASIC DESIGN A | A.A. 2016/2017 4

Modulo DESIGN DI PRODOTTO (DP) Contenuti gli strumenti della comunicazione la percezione visiva e le regole della Gestalt la teoria del colore il pattern design la qualità, il cliente e i bisogni d’evoluzione dello standard il packaging il disegno per la produzione

Metodi Didattici L’attività didattica sarà articolata in lezioni, esercitazioni intermedie (singole e di gruppo) ed un’esercitazione finale. Attraverso le lezioni si introdurranno gli studenti alle problematiche della progettazione, le esercitazioni intermedie tenderanno a far sviluppare la creatività e le capacità logiche, mentre l’esercitazione finale avrà come compito quello di abituare alla gestione di sistemi complessi di relazioni, producendo una serie di elaborati finalizzati alla realizzabilità di un prodotto a bassa complessità. Il progetto finale dovrà tenere in eguale considerazione gli aspetti funzionali, quelli comunicativi e la fattibilità produttiva. L’esercitazione finale sarà complessiva per tutto il Laboratorio di Basic Design A, quindi gestita in modo coordinato tra i Moduli DP e MEP.

Bibliografia Rudolf Arnheim, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, 1984 Umberto Eco, La struttura assente, Bompiani, 1980 Bruno Munari, Design e comunicazione visiva, Laterza, 1968 Bruno Munari, Da cosa nasce cosa, Laterza, 1981 Donald Norman, La caffettiera del masochista. Il design degli oggetti quotidiani, Giunti Editore, 2014 Robert M. Pirsig, Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, Adelphi,1980 Ulteriori testi specifici verranno consigliati durante le lezioni. Al termine di ogni incontro saranno rese disponibili on‐line le slide proiettate.

LABORATORIO DI BASIC DESIGN A | A.A. 2016/2017 5 Modulo MATERIALI E PRODUZIONE (MEP) Metodi Didattici Durante il Modulo verranno approfondite le caratteristiche specifiche dei principali materiali per il design, valutando le opportunità di scelta offerte dal mercato, la loro evoluzione nel tempo, le strategie di scelta/composizione e di lavorazione (produzione, giunzione, finitura, ecc). L’analisi dei materiali includerà lo studio delle prestazioni che li contraddistinguono e la loro maggiore o minore idoneità a certi usi (durata nel tempo, resistenza ai principali elementi di degrado, manutenibilità, ecc). Allo scopo di comprendere il legame tra le prestazioni dei materiali e la definizione delle strategie produttive e di messa in opera di elementi industrializzati, è prevista la realizzazione di alcuni prototipi in classe. Parte delle esercitazioni verranno svolte in parallelo dal Modulo M&P del LBD B. Contenuto delle lezioni introduzione alle caratteristiche dei materiali e alla loro classificazione uso e trasformazione dei materiali metalli materiali legnosi ceramici e vetri materiali per il design nel settore food piegare i materiali alle esigenze del design  polimeri Sono inoltre previsti incontri di approfondimento su materiali, prodotti e design di progetti, individuati in quanto utili agli studenti nell’approfondimento del proprio progetto. Gli incontri saranno organizzati insieme al Modulo M&P del LBD B. Bibliografia Verrà fornita a margine di ogni lezione e sarà composta: dalle slide della lezione, da testi disponibili presso la biblioteca di Dipartimento e da file in pdf o video, scaricabili dal sito del corso o linkati dal web.

Si consigliano in particolare: Ashby Mike; Johnson Kara, Materiali & design. L’arte e la scienza della selezione dei materiali per il progetto, Casa Editrice Ambrosiana, II ediz. 2010. Ashby M.F., Shercliff H., Cebon D., Materiali. Dalla scienza alla progettazione ingegneristica, Casa Editrice Ambrosiana, 2009.  Bolton, W.; Higgins, Raymond A., Materials for Engineers and Technicians, Routledge, 2015

Del Curto B., Marano C., Materiali per il design. Introduzione ai materiali e alle loro proprietà, Casa Editrice Ambrosiana, 2008. Thompson R., Il manuale per il design dei prodotti industriali, Zanichelli, 2012.