Colore CALDO o FREDDO? Mare o Cielo? La Pantone, società di rifermento per il marketing nel mondo del colore, alla fine di ogni anno sceglie un colore che sarà il “colore dell’anno. Per il 2020 ha scelto il colore Classic Blu 19-4052 TCX.
Nel settore del packaging o in generale della comunicazione il Blu come colore o anche come semplice nome viene associato al prestigio, alla qualità, all’affidabilità. È il colore per eccellenza (ancora per poco?) di Barilla. Top Esselunga, Despar Teatro Italia, Consilia Select, Sapori e Dintorni Conad ne hanno fatto il colore identificativo delle loro linee di prodotti più pregiati.
Il colore scelto dalla Pantone si avvicina al cosi detto Blu Oltremare, un colore antichissimo ottenuto dalla macinazione dei lapislazzuli. Quando si parla di lapislazzuli, non si può non avere nella mente il blu intenso e vivo nello sfondo del Giudizio Universale di Michelangelo.
Blu “Oltremare” non per il colore del mare, come si potrebbe pensare, ma per il fatto che il lapislazzulo veniva estratto principalmente in Oriente e per arrivare in europa doveva appunto affrontare un lungo viaggio; da qui Oltremare, il nome che questi territori avevano in epoca medievale. L’uso più antico di questo colore risale al VI – VII secolo nei dipinti dei templi afghani vicini al più noto giacimento di lapislazzuli. Ma anche i cinesi ne facevano largo uso già nel cinesi del X e XI secolo, in India nei dipinti murali dell’XI, XII e XVII secolo, nei manoscritti miniati anglosassoni e normanni scritti dopo il 1100.
Tra indaco e oceano il Blu ha condizionato da sempre la sensibilità e la creatività degli artisti. I francesi chiamano heure bleue sia nella poetica che nell’ambito della tecnica fotografica per indicare uno dei momenti più suggestivi della giornata, il crepuscolo. È la luce per eccellenza più “simbolica” dove tutto si fonde, ombre e sfumature svaniscono in una sintesi dell’immagine che lascia spazio alla immaginazione. Solo i contorni degli elementi che sono presenti nel paesaggio possono aiutare a capire di cosa si tratta: un albero, una casa, una montagna tutto si fonde in una unica immagine restando per qualche minuto se stessa prima di scomparire nel buio della notte.
Negli USA con Blu Hour si indica l’ora d’uscita dagli uffici.
L’indaco fu scoperto per la prima volta da Marco Polo del 1200 e viene ancora oggi largamente utilizzato. Deriva dalla pianta di indaco e era comunemente usato come una tintura o inchiostro. Fu sostituito da una versione sintetica nel 1800.
L’evoluzione della percezione di questo straordinario colore è cambiata nel tempo, secondo il Giornale di Psicologia in Europa, nel Medioevo e nel Rinascimento, il Blu era considerato un colore caldo e solo nel XIX secolo assume ufficialmente lo status di colore freddo. Le Neuro Scienze e la Psicologia Moderna ci hanno aiutato a capire che il BLU è il colore preferito dal 50% della popolazione occidentale. Un colore che evoca la lontananza, l’infinito, il sogno.
Lontananza che evoca anche sentimenti di nostalgia, che uniti a infinito e sogno non a caso hanno dato il nome anche a uno stile musicale inconfondibile, il BLUES.
