Dalla boutique all’outlet, come cambiano gli acquisti di scarpe e vestiti.

Scarpe e vestiti quattro italiani su dieci ne comprano meno. 158 euro è la spesa media della famiglia italiana per l’acquisto di vestiario e calzature nel 2008. 224 euro spende ogni mese per l’abbigliamento la famiglia con uno o due figli. 7 su 10 sono gli italiani che preferiscono la qualità alla quantità e 8 su 10 amano vestirsi bene ma a causa della crisi il 40% compra molto meno rispetto a qualche anno fa. 6 su 10 aspettano per gli acquisti importanti i saldi. Ma budget a parte a cambiare in fretta è soprattutto la rete di vendita. Il settore si sta avvicinando anche se a ritmi più lenti alla strada già indicata dagli alimentari: i piccoli chiudono, avanza la grande distribuzione, i monomarca e i franchising.
Ma cambia soprattutto la concezione della moda, non c’è più una moda ma solo il buon gusto di tutti. Il pubblico si è evoluto, sa valutare e vuole il meglio al prezzo giusto e diventa parte del processo creativo smontando l’immagine stereotipata del lusso, che resiste ma non la fa più da padrone nell’orientamento delle scelte. La moda riscrive se stessa con un linguaggio di maggior libertà e accessibilità.