Gli italiani mangiano meno carne

Cambia il paniere Istat, vengono inseriti nuovi prodotti perché cambiano i consumi. Risulta che gli italiani mangiano meno carne. Deduzione ovvia, è perché sono tutti più poveri e quindi non si possono permettere l’acquisto della carne considerato da sempre secondo un retaggio bellico il pane dei ricchi, o semplicemente dopo un bombardamento che dura da anni, in cui si chiedeva di limitare l’uso della carne e di abbondare di verdure per essere sani iniziano a vedersi i risultati. E se verdura deve essere meglio in busta già lavata pronta all’uso. E’il tempo il fattore che limita e discrimina. Non c’è più tempo non solo per preparare il pasto ma anche per consumarlo. Quindi meglio un piatto unico ,e ancor meglio se è già pronto, difatti assistiamo ad un grande successo dei ready meals. Entrano nel paniere 2008 l’insalata in busta, il piatto unico, il navigatore satellitare, i giochi elettronici e i pellets, blocchetti di combustibile da usare per stufe e camini(scelta molto bizzarra). Aumenta il peso dei prodotti alimentari, delle bevande analcoliche, dell’abbigliamento , trasporti, istruzione e ristorazione. Le associazioni dei consumatori
insorgono, richiedono con quale criterio l’Istat ha aumentato il peso di prodotti alimentari se tantissime famiglie non mangiano più per l’erosione dei redditi falcidiati dal carovita. Una riflessione nasce spontanea, ma i carrelli che vediamo nei supermercati straboccanti di tutto, appartengono solo ai ricchi oppure oltre che al paniere sono cambiati anche i concetti di ricco e povero?