Il vino oltre la crisi in un libro che sarà presentato il 9 aprile a Vinitaly

Fabio Piccoli e Denis Pantini spiegano come è cambiato il mercato mondiale evidenziando criticità e opportunità per i produttori italiani
(AGRA) – Il vino italiano ha resistito meglio degli altri player alla crisi sui mercati internazionali. Non solo ha sostanzialmente tenuto nel 2009, ma nel 2010 ha conquistato quote di mercato ai danni dei principali competitor. L’elevata segmentazione tipologica – e di prezzo – che contraddistingue il vino italiano ha permesso di assecondare le fluttuazioni di mercato imposte dalla crisi, rendendo così meno pesanti i colpi di una recessione che per certi vini – in primis quelli francesi – si sono tradotti in pesanti perdite nelle quote di mercato nei più importanti Paesi importatori (come Stati Uniti e Regno Unito). Lo stesso, però, non è avvenuto in quei mercati in cui la crisi non si è fatta sentire, come Cina e Brasile, dove invece i vini francesi continuano a regnare leader incontrastati. Questo sta a significare che i modelli di internazionalizzazione seguiti dall’Italia mal si adattano ai nuovi mercati di consumo. E tutto ciò non gioca a favore di un sistema produttivo che sconta forti ritardi dal punto di vista organizzativo e delle competenze di marketing e che si troverà, entro pochi decenni, a doversi confrontare con consumi nazionali di vino inferiori di circa un terzo rispetto a quelli attuali.
Questi temi sono al centro del libro “Il vino oltre la crisi – Come è cambiato il mercato mondiale del vino con la crisi economica: criticità ed opportunità per i produttori italiani” a cura di Fabio Piccoli e Denis Pantini (Agra Editrice) che sarà presentato sabato 9 aprile al Vinitaly (Veronafiere, Regione Siciliana, Padiglione 2, stand D 65, Spazio Istituzionale Provincia di Catania, ore 11.00).