Presentato il Rapporto dell’Osservatorio della Cooperazione agricola italiana

Avanzata alle istituzioni la richiesta di mettere in pratica un “grande piano di competitività” con 5 obiettivi
“La crescita dimensionale delle cooperative è un obiettivo strategico perché le analisi dimostrano che le imprese di maggiore ampiezza registrano indici migliori in termini di redditività, efficienza ed equilibrio economico-finanziario, oltre a risultare più competitive sui mercati consentendo più adeguate liquidazioni ai soci”.
È il messaggio lanciato dal presidente di Fedagri-Confcooperative, Maurizio Gardini, nel corso della presentazione del Rapporto dell’Osservatorio della Cooperazione agricola italiana, ambito nel quale la cooperazione ha chiesto alle istituzioni che sia messo in pratica un “grande piano di competitività” con 5 obiettivi:
– favorire la concentrazione delle imprese e dei loro consorzi attraverso misure fiscali;
– rilanciare lo sviluppo nelle aree del Sud con la creazione di filiere interregionali;
– sostenere le politiche di internazionalizzazione;
– contenere i costi d’impresa attraverso una forte riduzione del carico burocratico;
– commisurare gli interventi finanziari, fiscali e contributivi al grado di gestione mutualistica e ai progetti di sviluppo.
“Il settore agroalimentare è di primaria importanza e il Mipaaf è impegnato in un’azione di sintesi tra la produzione e la distribuzione – ha affermato il capo di Gabinetto del ministero delle Politiche agricole, Antonello Colosimo – tanto che da un recente incontro con la distribuzione è emersa la volontà di un confronto non sterile ma concentrato su tre temi precisi: la regolarità dei pagamenti, la valorizzazione dei prodotti italiani e la promozione del made in Italy sugli scaffali della Gdo”.
Il presidente di Fedagri-Confcooperative ha richiamato l’attenzione anche sul tema della Politica agricola comune: “Nella riforma della Pac occorre che l’opzione Organizzazione dei produttori (Op) diventi centrale nella gestione delle Organizzazioni di mercato settoriali attraverso un’estensione del modello ortofrutticolo agli altri comparti produttivi per premiare i produttori che vogliono aggregarsi per il mercato. È necessario che l’Unione europea preveda che le aggregazioni economiche dei produttori agricoli possano ricevere specifici sostegni, a prescindere dalla loro dimensione, per non condannare il settore a un ruolo subalterno agli altri soggetti che hanno raggiunto forme di concentrazione molto elevate, come la grande distribuzione”.
Per informazioni su come ricevere copia del Rapporto dell’Osservatorio della Cooperazione agricola italiana inviare una e-mail ad info@agraeditrice.com