Quando scade?

Per molti consumatori è ancora complicato fare la spesa. Da un indagine nazionale di Federconsumatori svolta a Modena è emerso che è necessario armarsi di lente d’ingrandimento e di piantina per cercare i prodotti, leggere gli ingredienti e prima di tutto trovare la data di scadenza che è spesso nascosta o poco visibile. Stiamo parlando di prodotti alimentari della grande distribuzione valutati sulla base di un insieme di parametri. Quali la leggibilità, colore, posizione, contrasto con lo sfondo.

I bocciati sono le bibite in genere, il caffè, i biscotti per l’infanzia, i gelati, le confetture, mentre quelli promossi sono perlopiù quelli a scadenza breve come il burro, lo yogurt, il latte.

Gli intervistati con maggiori difficoltà sono gli over 55, anche se è un male comune. La maggior parte di essi vorrebbero che la scritta fosse posizionata vicino al marchio sul coperchio, o sul tappo che segua quindi una regola generale e non la libera volontà del produttore. La legge 40/2007, entrata in vigore il 1° agosto 2007 prevede regole più rigide in merito alla data di scadenza. Misure che le aziende dovranno adottare entro 180 giorni o comunque una volta esaurite le scorte.